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La psicoterapia di gruppo ad indirizzo analitico è un percorso terapeutico che ha come caratteristica principale il fatto che le sedute non siano individuali (il paziente solo con lo psicoterapeuta) ma avvengano in un contesto di un gruppo di pazienti e di uno psicoterapeuta.
L'uomo deve imparare ad essere consapevolmente molti uomini e a tenerli tutti insieme (Elias Canetti)
Il modello di riferimento generale è costituito dal patrimonio clinico e teorico del psicoanalisi che fa riferimento al lavoro di Freud e dei suoi prosecutori. Nello specifico dei gruppi, fondamentale risulta essere per noi il pensiero di Wilfred Bion. È il gruppo come entità autonoma a contenere e trasformare i vissuti
portati dai singoli individui, opportunamente attivata e guidata dal
conduttore. Questo modello consente di valorizzare il contributo e i
pensieri di ciascun componente il gruppo, da quelli più elementari a
quelli più sofisticati.
La psicoanalisi di gruppo può essere vista come una prassi terapeutica in cui il mezzo terapeutico è il gruppo stesso. Il
gruppo presenta delle caratteristiche particolari che facilitano lo
sviluppo di relazioni, la nascita di legami identificativi e proiettivi,
la creazione di una cultura comune e stimola potenti strumenti
trasformativi.
Il gruppo è più della somma delle parti. Come un brano
musicale che è sicuramente qualcosa di più della somma delle note che
lo compone. Quindi il gruppo è qualcosa di più della somma degli
individui che lo compone, perché al suo interno si svolgono delle
dinamiche inconsce che ne fanno sia un “contenitore”, sia un luogo di
riferimento per le esperienze vissute.
I gruppi psicoanalitici sono
etereogenici, cioè sono appositamente composti da persone con problemi, età, sesso diversi. Questo fa sì che attraverso il rapporto tra i membri del gruppo
e con l’interpretazione dello psicoanalista diventa possibile andare
oltre il semplice sostegno personale.
Non esiste un percorso
comunicativo circolare, dato che ognuno è libero di parlare di ciò che
ritiene opportuno o eventualmente di rimanere in silenzio.
La valenza psicoanalitica del modello prescrive la presenza di un solo conduttore ed esclude la presenza di osservatori esterni.