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La personalità può essere descritta come una “modalità strutturata di
pensiero, sentimento e comportamento che caratterizza il tipo di
adattamento e lo stile di vita di un soggetto che risulta da fattori
temperamentali, dello sviluppo e dell’esperienza sociale” - Organizzazione Mondiale della Sanità, 1992
Il termine personalità è usato in psicologia, e anche nel linguaggio quotidiano, per indicare quell’insieme di caratteristiche che rende le persone l’una diversa dall’altra, ma anche che ci permette di riconoscerle per affinità. Tali caratteristiche, oltre a diversificarsi da un individuo all’altro, sono relativamente stabili.
La personalità è il risultato unico ed irripetibile di come ciascuno di noi si è costruito, sulla base delle proprie esperienze ed a partire dal proprio temperamento innato, e del modo di rapportarsi con gli altri e con il mondo. Questi tratti sono abbastanza flessibili e si declinano con sfumature diverse, a seconda delle circostanze.
I Disturbi della Personalità, al contrario, sono caratterizzati dalla rigidità e dalla presentazione inflessibile di tali tratti, anche nelle situazioni meno opportune. In tal modo, alcune persone tendono sempre a presentarsi nel medesimo modo, indipendentemente dalla situazione nella quale si trovano, rendendo così difficile gestire la situazione.
Il concetto di "disturbo", fa riferimento ad una personalità che a seguito di diversi fattori (ambientali, biologici, traumatici, ecc.) può assumere schemi e modelli disadattivi. Il disagio avvertito dalla persona tende a presentarsi in un'ampia gamma di situazioni personali, sociali e lavorative, clinicamente significativo, anche se questo non è sempre riconosciuto dal paziente.