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  • PERCORSI DI RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA

    Lavorare insieme per ricominciare a vivere dopo la malattia

    L’obiettivo generale della riabilitazione neuropsicologica è di favorire una maggiore autonomia ed integrazione psicosociale dell’individuo.

    Si tenta di raggiungere l’obiettivo generale prefiggendo dei sotto obiettivi specifici, che abbiano una valenza “ecologica” nella vita della persona.

    Gli obiettivi sono formulati per stadi di riabilitazione:

    - L’obiettivo iniziale prevede di rendere il paziente consapevole della sua disabilità e di stimolarne un ruolo attivo.

    - La seconda fase prevede lo sviluppo di strategie di compenso per i disturbi cognitivi e comportamentali e un intervento psicoterapeutico sui disturbi emotivi.

    - La terza fase prevede la generalizzazione delle strategie di compenso nell’ambiente.

    Necessariamente queste tre fasi si sovrappongono nel percorso riabilitativo.

    Il trattamento riabilitativo può essere di due tipi:

    - la riabilitazione neuropsicologica che serve a favorire il recupero delle abilità cognitive danneggiate per compensare i deficit e migliorare la capacità d'adattamento del paziente. Il trattamento si occupa anche dei disturbi del comportamento ed emozionali.

    - la stimolazione neuropsicologica: esercita le abilità preservate e ha come obiettivo il mantenimento  dell' autonomia del paziente.

    Le due tecniche possono combinarsi sulla base dell’individualità del paziente, del profilo cognitivo, in termini di abilità compromesse e di capacità residue, e degli obiettivi da perseguire per quel dato paziente, ponderati sulla base delle caratteristiche neuropsicologiche, affettivo-motivazionali e comportamentali, oltre che di parametri relativi alla rete familiare e relazionale (caratteristiche del nucleo familiare, della rete amicale...).

    La durata e l’intensità del trattamento riabilitativo non sono stabilite a priori ma individualizzate sulla base dei bisogni del paziente. Inoltre, il confronto in itinere col paziente ed i feedback da lui stesso forniti sull’andamento dell’efficacia percepita del lavoro riabilitativo sono di fondamentale importanza per monitorare e affinare gli obiettivi.

    Nell’anziano con deterioramento cognitivo non si parla di riabilitazione, ma distimolazione neuropsicologica e gli obiettivi consistono nell’esercitare le abilità conservate, nel rallentare il decorso del progressivo deterioramento e nel protrarre nel tempo l’autonomia della persona.